Grandi brand, grandi agenzie, grandi budget, grandi testimonial, grande pianificazione eseguita con attenzione. E il risultato lo vedete qui sotto.
C’è da fare alcune precisazioni:
Non sono i giocatori del Milan, ma degli attori.
Il balletto che stanno facendo non è la Haka, ma il tekitanka.
Si tratta di uno stunt realizzato per pubblicizzare la linea maschile di creme Nivea.
Ma non finisce qui; un’iniziativa del genere va promossa con qualche teaser ben prima dell’evento. E infatti qualche giorno prima del tekitanka il Milan aveva cercato di creare buzz con dei teaser sui social, puntando anche su testimonial famosi.
Pronti per la sfida? Appuntamento giovedì 21 aprile, ore 19.45 – stadio San Siro. #Tekitanka! ➡ #MilanCarpihttps://t.co/44j7DFqS8o
— AC Milan (@acmilan) April 20, 2016
Dopo la vittoria di Genova, @acmilan fissa il prossimo appuntamento: la #tekitanka arriva finalmente a San Siro https://t.co/OmscO7QWGb
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) April 20, 2016
Dai ragazzi! Dopo Genova, che il potere del #Tekitanka sia ancora con noi! #forzamilan @acmilan #MilanCarpi https://t.co/Sh6qtU81hi
— Daniele Bossari (@danielebossari) April 20, 2016
Riepilogando: grandi brand, agenzie, budget, testimonial. E come risultato un Epic Fail planetario, e precisare che si tratta di uno spot per uno sponsor non migliora la situazione.
È da notare che a rimetterci la reputazione non è stato il prodotto sponsorizzato, ma il testimonial.
@acmilan embarrassment to football, performing their own Nivea 'Haka' tonight. Could not imagine Maldini/Cafu doing it, dark days #Tekitanka
— Gussy (@gussy_mc) April 21, 2016
What? The once great #ACMilan…Doing an Italian Haka? #Facepalm#Tekitanka pic.twitter.com/NwtvxngOGP
— UBET (@UBET) April 21, 2016
Cosa è andato storto? Semplice, è mancata la sensibilità; di capire il target, il momento, il brand, il rispetto …un po’ tutto. Ed è mancata anche la capacità di accettare che le cose non stavano andando come previsto e di reagire.
Perché non si sono fermati? Fin dal primo teaser sono piovuti commenti negativi, anche perché il gradimento verso la squadra è già bassissimo a causa delle performance sportive. I segnali del fallimento c’erano tutti. Il dipartimento marketing aveva così tanta fiducia in questa idea?
E l’ultima domanda per il Milan. Serve consulenza?
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